Educarci per educare

La Comunità Educante Agorà ha contribuito alla redazione del manifesto, insieme a enti e realtà educative del territorio Varesino. È l’educazione al centro della preoccupazione dell’Assemblea sinodale del decanato di Varese. L’intento è aprire un dialogo con insegnanti, educatori e genitori.

Tutte le realtà firmatarie del manifesto intendono lanciare la proposta di un rapporto e di un lavoro comune con tutte le persone che desiderano condividere
e approfondire la propria responsabilità educativa, chiedendo di contribuire con la loro esperienza, le loro domande e difficoltà.  L’intento è di costruire insieme un’alleanza (patto) educativa tra adulti e costruire, passo dopo passo, una comunità educante.

Di seguito il testo del manifesto che si può scaricare qui

L’urgenza esistenziale dei giovani, oggi spesso soli e in balia dei modelli proposti dal mondo, è la stessa dell’adulto; pertanto, occorre innanzitutto riguadagnare la propria “solidità” umana per diventare attrattivi nei confronti dei giovani: che cosa ci muove e che cosa è ragione della nostra speranza? Quale “tesoro” abbiamo noi da trasmettere loro? Questo è il tema fondamentale di una vita adulta, sia di genitore che di educatore o insegnante Il tesoro è quello di un adulto che è egli stesso continuamente educato, cioè, che vive un’esperienza che lo genera senza esaurire completamente le domande esistenziali del cuore. 
Al tempo stesso l’adulto educatore è come un seminatore, cioè una persona che si dona con il rischio di non vederne i frutti. Ciò che abbiamo seminato non andrà mai perso, occorre sempre lasciare la porta aperta.
Perché accade questo? Perché l’altro – bambino, ragazzo, adulto che sia – è altro, è libero. La libertà dell’altro non segue i tempi che stabiliamo noi, non può essere manipolata, non deve esserlo. Questo ci pone di fronte alla vertigine del rischio educativo.

Perché questo accada occorre che ci sia un luogo di incontro che sia di riferimento e in cui gli adulti possano essere accompagnati e continuamente educati: un luogo che diventi comunità educante cioè un tessuto di relazioni, costituito e alimentato da adulti appassionati che riconoscono la responsabilità dell’abitare il proprio territorio, e che hanno a cuore l’umanità propria e delle persone che incontrano.

Educatori e insegnanti: testimoniamo, proponiamo la nostra umanità, quel che c’è di vero, di bello, di grande nella nostra vita ed esperienza, i nostri grandi desideri, la nostra speranza! Giochiamo le nostre domande nel rapporto coi ragazzi e in quello che diciamo e insegniamo, come ipotesi di significato della realtà, e così anche le domande e le esigenze dei ragazzi emergeranno e l’educazione diverrà un’avventura di crescita comune.

Quello che vogliamo lanciare è un seme di novità e la proposta di un lavoro comune. Contattaci, inviaci le tue osservazioni per contribuire ai passi successivi.